Fondatore di Zonalab, società di marketing e comunicazione che si occupa di advertising, pubbliche relazioni, social media e digital marketing, particolarmente specializzata nel campo della consulenza per l’accoglienza e la ristorazione, per l’edizione 2017 Davide Balzano è Responsabile per la giornata della Campania a Casa Sanremo.
Da tempo collaboratore dell’evento, in quest’intervista ci spiega meglio come si articola il suo ruolo e, secondo lui, com’è cresciuta negli anni l’hospitality del Festival.
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[/su_column] [su_column size=”2/3″]Cosa stai preparando per quest’edizione? Cosa dobbiamo aspettarci?
Quest’anno, mi è stato dato l’onere e l’onore di rappresentare la Campania a Casa Sanremo: per fare ciò sono andato alla ricerca di quanto di più interessante offre il nostro territorio, cercando di coinvolgere direttamente i produttori, ambasciatori di eccellenze enogastonomiche che rendono unica la nostra Regione.
Questo è il decimo compleanno di Casa Sanremo e tu ormai hai preso parte a varie edizioni: come hai vissuto quest’evoluzione?
È stato un evento sempre in salita, rispetto ad altre realtà vi è stato un miglioramento continuo, di anno in anno ci sono stati degli up-grade molto interessanti in termini di prestigio, credibilità, visibilità. Casa Sanremo è un evento su cui molti sponsor sono ritornati proprio perché hanno percepito il valore di una manifestazione che ha dato loro modo di potersi pubblicizzare in maniera pulita, avendo una vetrina importantissima.
Soprattutto, Casa Sanremo va a completare quello che, forse, a livello nazionale è l’ultimo rimasto degli eventi più attesi: possiamo dire,infatti, che, tolto il Festival, oramai dei grandi eventi italiani non rimane quasi più nulla.
Torni a Casa Sanremo in una nuova veste: cosa ti aspetti da questo punto di vista?
Vorrei portare con me la piena soddisfazione di tutti gli sponsor che hanno creduto nella manifestazione. Mi impegnerò a regalare loro una bella esperienza e, soprattutto, la possibilità di poter raccontare, ad un parterre d’eccezione, il loro impegno imprenditoriale.
In generale, qual è la cosa che ami di più di Casa Sanremo?
Retorica a parte, l’aspetto che mi ha sempre colpito maggiormente è quello aggregativo, oltre alla vera possibilità di crescita che si ha all’interno del team. Penso alla mia prima partecipazione a Casa Sanremo: io, come anche altri colleghi conosciuti all’epoca, siamo entrati in maniera quasi marginale mentre oggi, dopo quattro edizioni, abbiamo dei ruoli definiti e di grande responsabilità. È davvero interessante vedere come le persone siano cresciute in questi anni.
Qual è il tuo arrivederci speciale a Casa Sanremo 2017?
Il mio saluto vuol essere un invito, ovvero quello di venire a scoprire la Campania a Casa Sanremo, cogliendo le mille sfaccettature di un territorio che vive di cliché, positivi o negativi che siano, ma pur sempre espressione dell’italianità nel mondo.[/su_column] [/su_row]
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