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Anna Bisogno, ecco chi è il Capo Ufficio Stampa di Casa Sanremo

Dice di avere 44 anni e di vivere tra Salerno, Roma e le nuvole. In effetti è sempre in viaggio. La sua meta è l’Università Roma Tre dove insegna Storia e linguaggi della radio e della televisione ma il suo mondo è la comunicazione e una scrittura che sa declinare in tanti modi: tutti belli ed efficaci. È giornalista di esperienza e anche quest’anno è stata riconferma alla guida dell’Ufficio Stampa di Casa Sanremo. Come lavorerà e cosa dobbiamo aspettarci da lei, Anna Bisogno ce lo svela in quest’intervista:

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[su_spoiler title=”L’intervista ad Anna Bisogno” style=”fancy” open=”yes”]

[su_row][su_column size=”1/3″]Anna_Bisogno_2018[/su_column] [su_column size=”2/3″]–  Da quanto tempo collabori con Gruppo Eventi? Come nasce questa collaborazione?

Da circa dieci anni mi occupo anche di uffici stampa. Quattro di questi li ho trascorsi insieme a Casa Sanremo e Gruppo Eventi. La collaborazione nasce dall’incontro con Vincenzo Russolillo, imprenditore lungimirante e profondo conoscitore degli eventi legati al cinema, la musica e alla produzione televisiva.

– Qual è l’aspetto del tuo lavoro che ti piace di più?

L’incontro con le persone. La comunicazione sta tutta lì, nell’incrocio tra le storie.

– Cos’è per te Casa Sanremo?

Casa Sanremo è innanzitutto un luogo che accoglie, che mette in contatto, che propone. È un ambiente dinamico dove ciascuno degli addetti ai lavori può trovare un proprio spazio e una propria dimensione durante i giorni frenetici del Festival.

– Anche per l’edizione 2018 sarai Capo Ufficio Stampa di Casa Sanremo: come si articola il tuo ruolo?

Il mio è un ruolo anzitutto di raccordo tra le varie aree della Casa e i rispettivi responsabili: la comunicazione deve essere di dettaglio ma anche totale, complessiva. Si tratta comunque di un grande evento dentro un evento più grande e popolare come il Festival della canzone italiana. Poi avrò il compito di gestire i giornalisti accreditati, fare in modo che il contenitore abbia la giusta visibilità e soprattutto, ed è questo l’obiettivo che mi sta molto a cuore, fare in modo che la casa sia vissuta come luogo di contenuti, da quelli di leasure e intrattenimento con la musica live o i meravigliosi percorsi enogastronomici proposti da Fofò Ferriere, ai progetti sociali alle presentazioni libri o workshop tematici.Tutto questo diventerà un grande racconto che avverrà attraverso comunicati, foto, video e tanto social network.

– Cosa consiglieresti a un giovane che, da grande, sogna di fare il tuo mestiere?

Di farlo con cura ed essere pronto al sacrificio e alla fatica. Chi si occupa di comunicazione si occupa senza un tempo mai definito di parole e di persone ed entrambe hanno un peso, un valore e regole.

– In queste edizioni di Casa Sanremo, hai qualche aneddoto che puoi raccontarci o che vuoi condividere con noi?

L’anno scorso a Casa Sanremo ho incontrato Alberico Lemme, il farmacista noto per le sue fantasiose (e discutibili) diete proposte nel salotto di Barbara D’Urso. Non mi chiamò “cicciona” secondo i suoi schemi, ma “donna gentile un po’ in sovrappeso”. Apprezzai.

– Che edizione di Casa Sanremo ti aspetti?

Un’edizione “Strada facendo”.

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