Molisana d’origine, ma bolognese d’adozione, Ilaria Donatone, meglio conosciuta come YaYa Deejay, anche quest’anno animerà le notti di Casa Sanremo con la sua musica.
Agli inizi di quest’anno, a Sanremo, proprio nella nostra Lounge, le avevamo fatto un grande in bocca al lupo per il suo singolo “OneDay”, il progetto artistico realizzato in collaborazione con la cantautrice americana Channing Banks, oggi la rincontriamo a distanza di 10 mesi per ricordare come è arrivata a Casa Sanremo e sapere come si sta preparando per la prossima edizione:
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[su_spoiler title=”L’intervista a YaYa Deejay” style=”fancy” open=”yes”]
[su_row][su_column size=”1/3″][/su_column] [su_column size=”2/3″]– Come sei arrivata alla collaborazione con Gruppo Eventi?
È stato un incontro casuale a dire a verità: lavoravo con Fiat e suonavo a bordo della 500, un’idea che al Presidente Vincenzo Russolillo piacque tantissimo. Così, dopo un incontro decise di dare un tocco in più al suo “Dopo Festival”, un’idea grandiosa, e ancora oggi dopo 4 anni ci sono ospiti che ricordano la mia speciale console.
– Cosa significa essere DJ Resident di un evento così grande?
Per me è motivo di grande orgoglio essere presente a Sanremo in occasione del Festival più importante d’Italia, non solo per l’aria musicale che si respira durante tutta la settimana, ma anche perché è un’occasione per conoscere da vicino questa grande realtà ed io sono davvero felice di essere presente e di avere la fiducia di tutto lo staff Gruppo Eventi. A Casa Sanremo, ormai, mi sento come a casa: dopo 4 anni passati insieme sento quasi la necessità di esserci e vivere ogni situazione, perché ogni anno non è mai la stessa cosa, c’è sempre da imparare ed è sempre un’occasione di crescita personale per me.
– Come ti stai preparando per quest’edizione di Casa Sanremo? Dobbiamo aspettarci delle novità?
Sinceramente non mi sto preparando a nulla di particolare perché a Sanremo, in questi tre anni, ho imparato ad improvvisare, ed è proprio questo che mi dà la giusta carica ed il giusto entusiasmo!
I primi anni avevo tutto impostato nella mia testa, nelle varie serate avevo un’idea di cosa fare, ma al momento dell’esibizione cambiavo idea! In contesti come questo preferisco guardarmi intorno, scrutare gli ospiti, le età, guardo i loro atteggiamenti: solo così capisco esattamente il genere musicale da fare, questo è ciò che amo del mio lavoro!
– C’è un aneddoto relativo alle passate edizioni di Casa Sanremo che vuoi raccontarci?
Di aneddoti ce ne sarebbero tanti da raccontare, ma quello più emozionante è legato sicuramente all’anno scorso: ho voluto fortemente presentare il mio disco in anteprima a Casa Sanremo, ci tenevo tantissimo perché reputo Gruppo Eventi una mia seconda famiglia e per me era importante ufficializzare l’uscita del mio primo disco lì, al Palafiori, è stato stupendo!
– In una parola, secondo te, come sarà l’11esima edizione di Casa Sanremo?
Edizione dopo edizione ho notato sempre di più una grande crescita, ogni anno una grande novità e sono certa che anche questa undicesima edizione ci sorprenderà! Personalmente non vedo l’ora che arrivi febbraio per scoprire cosa succederà!
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