L’autore campano Carmine Pelosi intervistato per Casa Sanremo Writers 2022
Lo scrittore Carmine Pelosi è tra gli autori che parteciperanno a Casa Sanremo Writers 2022.
Originario di Serino (AV), appassionato di body building, calcio e musica, ama viaggiare e ha
deciso di dedicare i suoi successi a suo padre, musicista.
Quest’anno presenterà sul palco di Casa Sanremo il romanzo “Hirundo”, edito dalla Casa editrice
no profit “Per caso sulla piazzetta”, per far capire ai suoi lettori che i valori presenti nel cuore delle
persone valgono molto di più di un titolo accademico o di un conto in banca.
E l’abbiamo intervistato per voi, in attesa d’incontrarlo nella settimana del Festival.
Presentati: parlaci di te e dell’opera che presenterai a Casa Sanremo Writers
Avete presente quel ragazzo un po’ matto ed eccentrico che vuole cambiare il mondo da solo?
Bene! Quello sono io… Forse un po’ troppo ambizioso, vero? In realtà sono solo un eterno,
insoddisfatto ed emblematico sognatore alla continua ricerca di sfide, che vuole mettersi alla prova
per dimostrare qualcosa al mondo, come se poi questo, importasse a qualcuno! In realtà, credo
che a fare la differenza siano davvero i piccoli gesti di alcune persone, la loro gentilezza e la loro
tenace capacità di non voler seguire una strada segnata e affollata, bensì di sognarla, crearla e
percorrerla da soli, con quella esuberante testardaggine di realizzare ciò che è impossibile agli
occhi degli altri, ma non ai propri. A volte mi sento un po’ il Gatsby del mio paese, e questo non
solo per il modo di vestire, ma anche per il modo di pensare e di agire… Io nutro da sempre una
grande speranza nonostante tutto, è davvero più forte di me! Non riesco a vivere senza sognare!
Purtroppo da dove vengo io, però, non insegnano mai a seguire i propri sogni, anzi, cercano di
distruggerli da subito, ed è difficile mettersi in gioco… Ma se decidi di farlo, cos’è che succede?
Forse è proprio di questo che parla il mio romanzo, forse vuole essere la testimonianza di una
realtà e di una generazione incompresa e fragile, che però è capace di essere allo stesso tempo
straordinaria e forte. Il titolo è “Hirundo”, in latino significa rondine… Al suo interno ci sono
sentimenti veri, di quelli che si provano sulla pelle e ti rimangono tatuati addosso. Parla del
coraggio nel raccontare il viaggio della vita, del crescere insieme, nello sbagliare insieme e nel
vincere insieme. Vuole far capire che i valori presenti nel cuore delle persone valgono molto di più
di un titolo accademico o di un conto in banca. In fondo, Hirundo è il racconto generazionale che
spiega di come l’adolescenza faccia paura, facendo però capire che basta una giusta dose di
coraggio per rendersi conto che è solo un passaggio necessario per tornare al punto di partenza!
Cosa voglio dire? Semplicemente che in ogni viaggio che si rispetti, esiste una destinazione, vero?
Beh, non nel il mio romanzo! Il libro non ha un punto d’arrivo: ha una partenza, ma anche un
ritorno, poiché non esiste una fine! Al massimo solo un vecchio inizio di una nuova avventura.
Avevi già pubblicato in precedenza? Com’è nata l’idea per il tuo libro?
No, questo è il mio primo lavoro. L’ho scritto di getto in pochi mesi… Ad essere sincero, ho sempre
avuto una passione per la scrittura. Ho sempre pensato al potere che le parole hanno su di noi…
In fondo, in questo romanzo, ho voluto scrivere di sensazioni e esperienze di vita vissuta che
sicuramente capitano almeno una volta nella vita di un ragazzo. Forse ho deciso di voler scrivere
questo libro proprio per darmi quella pacca sulla spalla che non ho mai avuto da nessuno… Così,
scrivendo queste parole, chiunque si sarebbe rivisto in queste pagine avrebbe ricevuto ciò che, a
me e ai miei amici, è sempre mancato…
È la prima volta che partecipi a Casa Sanremo Writers? Cosa ti aspetti da questa
esperienza?
È la mia prima volta a Casa Sanremo Writers. Io, però, ho un debole per le grandi storie! Ora ve ne
racconto una… Alla mia età, ovvero a soli 24 anni, mio padre insieme al suo complesso partecipò,
sul palco dell’Ariston, a Sanremo Giovani… Le cose, purtroppo, non andarono come sperato per
colpa di alcuni membri del gruppo. Io sono qui, diciamo, per riscrivere il destino, per cambiare il
finale molti anni dopo. Voglio regalare alle persone che amo, e in particolare a mio padre,
l’emozione di qualcosa di grandioso ed eccezionale, se lo merita davvero tanto. Forse ho sempre
pensato che i successi, se non condivisi con le persone che ami, valgono ben poco, poiché non
esiste alcuna gloria per chi vive di autocelebrazione. Stavo pensando che forse è proprio vero che
dalle lacrime più amare nascono i sorrisi più dolci e, forse, in questa intervista ho usato un po’
troppi forse… Il fatto è che ho tante domande… E se ora dicessi che da questa esperienza mi
aspetto di trovare tutte quelle risposte? In realtà sento nel mio cuore un ticchettio… Sono certo di
poter fare il grande salto proprio grazie a questa opportunità: è solo questione di tempo, e manca
davvero poco! Tick, Tick, Boom!
Continua a seguirci per scoprire tutti i Writers che parteciperanno alla XIV edizione di Casa
Sanremo!