L’autrice Alessia Vessia intervistata per Casa Sanremo Writers 2022
Anche Alessia Vessia è tra gli autori che parteciperanno alla “vetrina letteraria” di Casa Sanremo Writers per l’edizione 2022.
Laureata in Scienze Sociali presso l’università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, è originaria di Bari, e all’età di tre anni ha cominciato il suo personale percorso che l’ha portata a diventare la meravigliosa donna transgender che è oggi.
Quest’anno porterà sul palco di Casa Sanremo il romanzo “La bambina invisibile“, edito da Castelvecchi, per far conoscere ai suoi lettori la storia infantile, adolescenziale e da adulta di una donna transgender, in modo da arginare pregiudizi e indifferenza.
Qui di seguito vi proponiamo la sua intervista, in attesa d’incontrarla nella settimana del Festival.
Benvenuta: parlaci di te e dell’opera che presenterai a Casa Sanremo Writers.
Mi chiamo Alessia Nobile, pseudonimo di Alessia Vessia, e sono una donna transgender nata nella terra di Puglia a Bari. Avevo tre anni quando ho cominciato a capire la mia anima, ero solo una bambina nata in un corpo sbagliato, quell’involucro da maschietto non mi apparteneva, mi sentivo una bambina invisibile.
Crescendo la mia natura ha preso sempre più forma, giorno dopo giorno, tra ostacoli, burrasche e lacrime, ma anche attraversata da gioie e traguardi. Nulla è stato facile.
Ci sono voluti ben 40 lunghi anni, prima che avessi la forza e la consapevolezza di raccontarmi.
Oggi ho 43 anni e, nel mio romanzo autobiografico, racconto il silenzio, i pensieri e i vissuti di quella bimba innocente nata nel 1979.
Avevi già pubblicato in precedenza? Com’è nata l’idea per il tuo libro?
“La bambina invisibile” è il mio primo libro. Da piccola amavo molto leggere e scrivere, avevo persino un diario tutto mio dove annotavo quotidianamente i miei pensieri, fino a quando mia madre lo scoprì e me lo strappò via.
Ero una bimba, ma già sognavo il giorno in cui avrei potuto raccontare a tutti la mia anima, magari in un libro. Ed eccomi qui, col mio romanzo, una storia vera, la mia storia.
Com’è il tuo rapporto con la musica? Perché hai scelto la settimana del Festival per presentare la tua opera?
Ho frequentato in passato Casa Sanremo durante la settimana del Festival, ma solo in maniera amatoriale. Rimasta affascinata dalla sezione Writers, pensavo che il mio libro, la mia storia, meritasse una vetrina meravigliosa per essere presentato. È giusto che si conosca il percorso infantile, adolescenziale e adulto di una donna transgender, per arginare pregiudizio e discriminazione.
Casa Sanremo è inclusiva ed è per questo che l’ho sognata, scelta e tanto desiderata.
Vorrei dare a La bambina invisibile la possibilità di essere guardata, riconosciuta, compresa e accolta.
Continua a seguirci per scoprire tutti i Writers che parteciperanno alla XIV edizione di Casa Sanremo!