Originario di Bagno di Gavorrano in Toscana, ha fatto innamorare migliaia di coppie: teneri baci sulle note di “L’Amore vero”, oppure balli stretti ascoltando “E tu davanti a me”.
Ha iniziato a studiare pianoforte all’età di 12 anni. Nel 2020, ha trionfato a The Voice Senior. Una voce senza età che abbatte le barriere del tempo.
Non servono presentazioni per Erminio Sinni. Il cantautore dal talento intenso. L’artista delle mille emozioni.
Importante, agli inizi della sua storia musicale, la collaborazione con Paola Turci.
Nel 1989, partecipa a Sanremo come autore della canzone di Stefania La Fauci, Tutti i cuori sensibili. Poi, tre LP scritti interamente dallo stesso Sinni.
Nel 1990, partecipa al “Nuovo Cabtagiro”, piazzandosi in quarta posizione; nel 1991, ha il compito di cantare e suonare alla festa in onore di Frank Sinatra presso l’Ambasciata americana di Roma.
Nel 1992, inizia a collaborare con Riccardo Cocciante. Nel 1993, prodotto da Cocciante, partecipa al Festival di Sanremo, piazzandosi al quinto posto nella sezione “Novità” con la canzone L’amore vero: si aggiudica il “Premio Volare”, come migliore musica della manifestazione, ed il “Premio S.I.L.B.” per il miglior testo. Nello stesso anno, esce il CD di Riccardo Cocciante: Resta con me, il pezzo scritto da Sinni e da Massimo Bizzarri, è la canzone di punta.
Nel 1996, riceve il riconoscimento come miglior cantautore al “Premio Mia Martini”.
Nel 1998, la canzone L’amore vero diventa colonna sonora per la telenovela Por amor a vos, trasmessa in America Latina da Rete Globo: vende 832.000 copie. Nel 2006, il disco 11.167 km: l’album prende il nome dalla distanza che intercorre tra Fiumicino e Buenos Aires dove il cantautore ha registrato il disco.
Il 20 dicembre 2020 vince il talent show “The Voice Senior” nella squadra di Loredana Bertè.
Il 5 febbraio 2022, Erminio Sinni è atteso a Casa Sanremo per esibirsi dal vivo in occasione della Premiazione del Concorso letterario “Casa Sanremo Writers”.
Chiacchierare con lui è piacevolissimo. Conosciamo meglio Erminio Sinni…
Torni sempre volentieri a Sanremo? Molto volentieri. Ho dei ricordi bellissimi legati a tutte le mie esperienze sanremesi. Del resto, ho partecipato al Festival come autore, come cantante e come ospite.
E che sapore ha l’ospitata di quest’anno a Casa Sanremo?
Il sapore della ripartenza e della speranza. Esibirmi dal vivo durante la Premiazione del Concorso “Casa Sanremo Writers” mi riempie di gioia perché è un Premio prestigioso ed ambito ma, soprattutto, perché so che hanno partecipato molti giovani.
I giovani sono stati tra i più colpiti a livello psicologico ed umano dalla pandemia. La musica all’inizio ci ha tenuto compagnia dai balconi, poi, è stata tra i settori più penalizzati. Concerti annullati, tour rinviati, dischi mai usciti…
È vero, ai giovani sono stati rubati sogni e spensieratezza. Tra gli artisti, invece, hanno serpeggiato, e purtroppo serpeggiano ancora, senso di frustrazione e paura. Non è semplice andare avanti senza prospettive di guadagno per mesi, vivendo nella perenne incertezza sul futuro. Durante la pandemia, ho fatto un sacco di dirette Facebook per fare e farmi compagnia ma la vita reale deve essere diversa.
Quando hai deciso che la tua vita sarebbe stata scandita costantemente dalla Musica?
A 12 anni, quando ho incominciato lo studio del pianoforte. A 18 anni, mi sono trasferito a Roma, iniziando a suonare e a cantare prima per strada e, poi, nei migliori locali della capitale. Allora è cambiata la mia vita, umana e professionale.
Un ricordo bello ed uno brutto della tua carriera?
Brutti non ne ho. Belli tanti. Il più bello forse la vittoria a “The Voice Senior”.
La tua canzone a cui sei più legato?
“E tu davanti a me”.
La canzone non tua che avresti voluto scrivere ed interpretare?
“1950” di Amedeo Minghi.
Progetti a cui stai lavorando?
Un tour in estate, anticipato da un nuovo singolo.