- Ci presenti il suo libro.
Stiamo attraversando un periodo storico contraddistinto da una grande quantità di cambiamenti che avvengono in tempi molto brevi; due bambini su tre, fra quelli che ora iniziano la scuola primaria, faranno, in futuro, un lavoro che oggi non esiste.
La marcia dell’intelligenza artificiale sta avvenendo con un’accelerazione impetuosa.
Che fine farà il lavoro degli esseri umani? Lasceremo tutto ai robot?
INDUSTRY 4.0, la quarta rivoluzione industriale, il cambio dei paradigmi
Il nostro cervello fa parte di un sempre più vasto ecosistema digitale. La tecnologia, quindi, non è, di per sé, né il problema né la soluzione.
La questione cruciale è il suo rapporto con l’uomo, la nostra capacità di comprenderne i limiti e utilizzare al meglio le potenzialità dell’innovazione e delle tecnologie emergenti.
- Ci regali un breve stralcio dell’opera, una parte che per lei è particolarmente significativa.
Stiamo sostanzialmente trasformando i nostri processi neurologici da percorsi di natura lineare a percorsi di natura esponenziali. O, forse, stiamo semplicemente attivando nuove funzionalità già insite nel nostro programma di umani. Ci vorrà del tempo, ma la trasformazione della nostra specie è ben più che iniziata. Sta a noi renderla evolutiva o involutiva.
- C’è un aneddoto particolare che l’ha spinta a scrivere questo libro?
Stavo iniziando a partecipare e a condurre eventi formativi in tutta Italia, in aule private e in aziende. Durante la pandemia, costretto dalle restrizioni a stare in casa, ho scritto su carta il “messaggio” che portavo dal vivo nelle aule, creando così il mio primo libro.
- Cosa si aspetta dalla partecipazione a Casa Sanremo Writers 2023?
Voglio vivere totalmente questa esperienza, non capita tutti i giorni;
anche per questo motivo sono grato alla vita; accadrà tutto il 10 febbraio.