1. Ci presenti il suo libro.
All’interno di un vecchio baule, trovai delle immagini sbiadite, deteriorate dagli anni. Le recuperai con pazienza. Tra le immagini c’ erano la mappa dell’Istria e di una sposa. Il baule era del 1848. Quindi, iniziai il romanzo partendo da una sposa istriana del 1848. Una sposa che sposa non sarà mai. La sua discendenza arriva fino ai giorni nostri, attraversando due guerre, due crisi economiche e due grandi pandemie. Un romanzo che racconta gioie e dolori, partenze e arrivi, e fa riflettere in quanto la storia oggi si sta ripetendo.
2. Ci regali un breve stralcio dell’opera, una parte che per lei è particolarmente significativa.
La serenità in fondo era dovuta alla loro semplicità che li aiutava ad apprezzare ciò che avevano e a dare sempre importanza alle piccole cose. Educarono Davide con principi. Ideali. Valori e rispetto che ora non ci sono più ……
3. C’è un aneddoto particolare che l’ha spinta a scrivere questo libro?
La riflessione. in quanto dentro al baule ho trovato l’esperienza del passato che mi sta mostrando il futuro e il fatto che l’uomo nel tempo continua sempre a fare gli stessi errori. Cerca la pace ma non può fare a meno di fare guerra.
4. Cosa si aspetta dalla partecipazione a Casa Sanremo Writers 2023?
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