- Ci presenti il suo libro.
“Canzoni nel cassetto” è un poco il romanzo della nostra vita, una rappresentazione in musica del destino e di tutta quella serie di circostanze, imprevisti e combinazioni, che caratterizzano la nostra esistenza. Proprio come noi, le canzoni nascono e si ritrovano a dover prendere la propria strada, lastricata sia di casualità che di difficoltà. Questo volume approfondisce il ruolo che ogni cassetto rappresenta per ciascun autore, quanto gli incroci e le attese si rivelino poi fondamentali per determinare sia la fortuna che il successo di un brano.
2. Ci regali un breve stralcio dell’opera, una parte che per lei è particolarmente significativa.
“L’incontro tra l’assurdo e il creativo è la scintilla da cui scaturisce un atto artistico, il Big Bang da cui prende vita una canzone. Forse i brani non sono altro che corpi celesti, piccoli o grandi pianeti che a seconda del posizionamento nel proprio sistema solare di riferimento assumono caratteristiche differenti. Se più di quattro miliardi di anni fa il leggendario pianeta Theia non si fosse schiantato contro la nostra Terra, non si sarebbe poi creata la Luna innescando quei processi che hanno generato la vita così come la conosciamo. A volte è anche dagli errori che vengono favorite determinate situazioni, che possono rivelarsi col tempo favorevoli”.
3. C’è un aneddoto particolare che l’ha spinta a scrivere questo libro?
Questo volume nasce da una cena realizzata d’inverno in un ristorante sul Lungolago di Lugano insieme all’amico giornalista Nico Donvito. A lui raccontai la storia di “Un po’ come la vita…”, pezzo che prese parte alla sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, eseguito da Patty Pravo e Briga. Un brano nato sei anni prima, dal percorso piuttosto tortuoso e rocambolesco. Da lì l’idea di approfondire il cammino di vita di alcune canzoni iconiche della musica leggera italiana, opere raccontate dagli stessi protagonisti, sia autori che interpreti, ma anche discografici, editori, direttori artistici e personaggi che ne hanno favorito l’affermazione.
4. Cosa si aspetta dalla partecipazione a Casa Sanremo Writers 2023?
La giusta vetrina per poter divulgare questo lungo lavoro che ci ha visti totalmente immersi per un intero anno. L’intento di noi autori era quello di realizzare un libro che potesse arrivare a tutti, di facile fruizione, non diretto soltanto agli addetti ai lavori. Un volume ricco di contenuto ma coinvolgente, adatto sia per essere letto che sfogliato, fruito anche a capitoli e non per forza dall’inizio alla fine. Un’opera che potesse essere presa, letta, riposta a fasi alterne, e ripresa, a sua volta, da quello stesso cassetto.