Autore: Elisabetta Roncati
Opera: “Arte Queer. Corpi, segni, storie” – Rizzoli 2023
Ci presenti il suo libro.
“Arte Queer. Corpi, segni, storie”, con prefazione dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, è il primo volume in lingua italiana che presenta un’ampia panoramica sulla creatività che differisce dalla tradizionalmente definita visione eteronormata e che si può includere nel termine “ombrello” della queerness, dalle origini ai giorni nostri. Il libro si apre con una definizione stessa del vocabolo “queer” usato nel titolo per indicare un’identità fluida e non binaria, che va al di là delle categorie di genere e dell’orientamento sessuale.
Da sempre l’arte dà voce a tutte le esperienze, senza barriere o differenze. “Arte Queer. Corpi, segni, storie” si divide in due parti: la prima include una spiegazione dei termini afferenti alla comunità LGBTQIA+ e una presentazione di alcune delle personalità artistiche del passato che hanno fatto delle tematiche di genere uno dei cardini della loro poetica. La seconda presenta le biografie e le opere di 50 artisti e artiste ultra-contemporanei, dai più famosi come Pierre et Gilles o Gilbert & George, a chi si sta facendo strada nel panorama della creatività odierna. Non solo personalità appartenenti alla comunità LGBTQIA+, ma anche creativi e creative eterosessuali che affrontano tematiche di genere. Vista la presenza di molte persone straniere si è scelto di utilizzare in tutta la pubblicazione lo schwa per ovviare all’indicazione dei generi grammaticali femminili e maschili presenti nella lingua italiana.
Per scegliere gli artisti e le artiste inclusi si sono stabiliti tre parametri: la trattazione specifica di tematiche vertenti l’argomento generale, l’inclusione di creativi e creative provenienti da più nazioni possibile, la presenza di almeno un’opera all’interno di collezioni museali. In particolare l’indicazione dei musei ospitanti permetterà ai lettori di vedere dal vivo i lavori delle personalità menzionate contribuendo alla formazione di una propria e libera opinione sull’argomento scevra da preconcetti.
Accomunano tutti gli artisti e le artiste del libro tre elementi, che costituiscono il sottotitolo della pubblicazione. I corpi spesso in trasformazione, che sfidano le norme di genere; i segni e i simboli visibili o invisibili come codici linguistici e culturali adottati per comunicare la propria personalità; le storie spesso accomunate da percorsi di emigrazione dai propri paesi di origine.
Il volume si rivolge a un pubblico ampio, a chiunque sia interessato all’arte, alla cultura queer, o semplicemente alla storia delle idee.
Ci regali un breve stralcio dell’opera, una parte che per lei è particolarmente significativa.
Tra i tanti passaggi significativi ne riporto due:
“A tuttə coloro che si sentono profondamente sbagliatə, ma riescono a non perdere di vista se stessə e continuano a lottare per il cambiamento. Andate avanti, perché prima o poi arriverà la luce” – Introduzione
“[…] questo libro si prefigge di consegnare al pubblico molteplici spunti di riflessione. Vuole quindi essere una base di partenza che conduca chi lo desidera a compiere una ricerca più approfondita, In secondo luogo sono sempre rifuggita dalle categorizzazioni stringenti. Soprattutto quando si parla di persone, le liste non hanno mai portato a nulla di buono nel corso della storia. Chi cerca di imbrigliare la libertà, sia essa fisica o di pensiero, produce esclusione.”. Pag. 26
C’è un aneddoto particolare che l’ha spinta a scrivere questo libro?
Come spiego nella postfazione c’è stato un particolare momento della mia esistenza in cui ho vissuto una forte sofferenza emotiva per un tempo prolungato e che mi ha portato ad avvicinarmi alla comunità LGBTQIA+ trovando comprensione per la sofferenza che provavo. Un vero e proprio faro in un periodo di buio.
Ogni dolore è però differente e così ho poi approfondito il tema dei diritti e delle espressività creative connesse rimettendomi a studiare e approfondendo teoricamente.
Che cosa si aspetta dalla partecipazione a Casa Sanremo Writers 2024?
Da ligure sono molto contenta di avere l’opportunità di presentare il mio libro nella mia regione, soprattutto durante una manifestazione che ho sempre seguito fin da bambina.
Nemo propheta in patria: sfatiamo questo mito.