Autore: Francesca Grassi
Opera: Dentro una borsetta. Un libro di una donna sola. Ma non di una sola donna!
Ci presenti il suo libro. Questo è un libro corale che contiene dodici interviste a dodici donne straordinarie che si sono distinte nel loro campo (sport, medicina, lotta all’inclusione, legge, imprenditorialità, cinema, teatro) o che hanno vissuto un momento particolare della loro vita che le ha portate a compiere gesti di cui si sono poi pentite. Tra di loro non vi è nessun legame, non si conoscono, ma c’è un filo conduttore che le riporta all’interno del loro essere donna, e questo filo è la borsa. Tutte le donne amano le borse, tutte le indossano: piccole, grandi, di pelle, paglia, stoffa, con ricami oppure semplici. Le borse sono da sempre presenti nella vita delle donne e sono diventate, nel corso dei secoli, non solo un’icona di stile, ma anche il simbolo perfetto di tutto ciò che la donna vorrebbe portare con sé ogniqualvolta che lascia la propria casa e va in giro per motivi lavorativi o familiari. Quasi come se quel piccolo gesto ornamentale fosse una sorta di guscio protettivo che nasconde e protegge la donna rendendola simile a una lumaca che mai abbandona il suo bagaglio di emozioni e affetti.
Ci regali un breve stralcio dell’opera, una parte che per lei è particolarmente significativa. Ci scambiamo i primi sguardi e tutto va come doveva andare: in poco più di due ore ( la nostra conversazione viene interrotta, altrimenti sarebbe andata avanti fino a tardo pomeriggio ), Eleuteria diventa la ragazza della MIA porta accanto, la ragazza che mi apre il suo cuore e la sua anima, rivelandomi verità nascoste da tempo dentro di lei e dimostrandomi, riducendo il mio ego a quello di una formica, che nessuno può giudicare senza essere giudicato e che gli sbagli che si commettono nel corso della vita di ognuno di noi sono, spesso, solo il riflesso di paure e timori, scaturiti da legami familiari indissolubili e maledettamente destinati a perdurare nel tempo.
E´ stato un po’ come aprire dal vivo un romanzo di Zola e scoprire che la sua teoria sulla tare ereditarie non era poi tanto assurda
C’è un aneddoto particolare che l’ha spinta a scrivere questo libro? Ho iniziato a pensare al libro dopo aver fatto un’attenta riflessione su me stessa e le mie vicende personali. Dopo un matrimonio naufragato in fretta ho riflettuto su quanto le dimensioni delle borse che indossavo avessero accompagnato i miei cambiamenti e la mia maturità. Prima del matrimonio portavo borse enormi piene di cose inutili; dopo il divorzio ho iniziato a indossare borse molto piccole. Dopo un po’ ho notato gli stessi cambiamenti in altre figure femminili e ho iniziato a constatare quanto quello che, all’apparenza, appare un futile oggetto sia in realtà la chiave del successo femminile. Da qui sono partita per esplorare nelle borsette di donne speciali.
Che cosa si aspetta dalla partecipazione a Casa Sanremo Writers 2024? Spero che la partecipazione a Casa Sanremo per la seconda volta porti fortuna a me e al mio libro come è avvenuto il primo anno. Spero che essa rappresenti un trampolino di lancio e un’occasione di pubblicità per il libro nonché l’occasione per parlare dell’universo femminile, contraddittorio e mearavigliosamente affascinante.