Autore: Silvia Frangipane
Opera: “Tra cielo e mare”
- Ci presenti il suo libro.
Questo libro di poesie, Tra cielo e mare, parla di piccole, fragili emozioni quotidiane e ne parla con una semplice rima. Le emozioni e le riflessioni esistenziali indotte dalla natura, dalla società, dal nostro sentire si presentano così al ritmo di musica. La rima nei versi poetici si fa colonna sonora di ciò che raccontiamo, di ciò che viviamo. Così abbandonandoci al suono delle parole che danzano tra loro come nastri intrecciati, permettiamo alla poesia di diventare immagine e movimento, frammento di un film dall’ineluttabile forza visiva, e allo stesso tempo un lacerto della nostra vita. E facendoci cullare da questo ritmo acquietiamo per qualche istante la grande confusione che spesso aleggia dentro di noi ed entriamo in una dimensione senza tempo ed eterna, tra cielo e mare.
- Ci regali un breve stralcio dell’opera, una parte che per lei è particolarmente significativa.
Trattandosi di una raccolta propongo un paio di brevi poesie:
SCRIVERE
Scrivere è un po’ come un amore:
apri il tuo cuore senza timore…
Da fuori il mondo lasci entrare,
lo guardi, lo cambi, e lo lasci andare…
COME PAPAVERI
Tra il grano e il vento,
calmi, flessuosi, senza tormento…
Saper vivere in armonia,
come papaveri di prateria…
- C’è un aneddoto particolare che l’ha spinta a scrivere questo libro?
Assolutamente sì. Mesi fa fui invitata a pranzo in un giorno di festa da una coppia gentilissima che avevo conosciuto poche settimane prima. Due persone squisite e sensibili. Per ringraziarli della bella giornata passata insieme inviai loro una mia poesia, Un giorno di festa. Mi risposero scrivendo una frase che non ho più dimenticato: “Abbiamo trovato in queste rime una particolare bellezza, quella dell’anima che viaggia ed esplora, e quella dello stile strumentalmente armonioso. Rime da pubblicare”. Ecco, senza questo stimolo sincero e inaspettato mai mi sarei avvicinata alla pubblicazione della mia raccolta.
- Che Cosa si aspetta dalla partecipazione a Casa Sanremo Writers 2024?
Da una ”Vetrina” mi aspetto un po’ di visibilità! Un piccolo grande pubblico che si emozioni ai miei versi. E spero con questo evento di riuscire ad arrivare a quei lettori che non mi avrebbero mai trovata in libreria. Come un cuoco ha bisogno di qualcuno che assaggi i suoi piatti, così il poeta ha bisogno di lettori che facciano rivivere i suoi versi declinandoli secondo le proprie valenze emozionali…