Autore: Alessandro Perugini
Titolo dell’opera: L’amore su Internet
- Ci presenti il libro, utilizzando solo tre aggettivi per descriverlo…
Intrigante, attuale, ironico.
- Da dove ha tratto l’ispirazione per la stesura di questo libro? C’è un aneddoto o una storia particolare che l’hanno spinta a scriverlo?
L’ispirazione è stata facile da trovare, perché nel tempo in cui viviamo le persone passano moltissimo tempo su Internet per lavoro, per svago, per conoscere cose o individui, in certi casi per trovare l’amore come i personaggi del mio romanzo. C’è un aneddoto che mi ha forse inconsciamente ispirato. Mentre ero in viaggio in treno da Grosseto a Genova, ho notato nei sedili di fronte al mio una giovane coppia che invece di dialogare stava incollata davanti allo smartphone a guardare video. Il ragazzo guardava un filmato, la fidanzata un altro sul proprio telefonino. Spesso si possono vedere intere tavolate di amici e parenti al ristorante, dove ognuno è intento a guardare il proprio smartphone.
- Perché i lettori dovrebbero leggere il suo libro?
Recentemente ho letto che il 66% degli italiani non legge nemmeno un libro in un anno. Spesso sento dire dalle persone che non leggono di non avere tempo. Alle presentazioni del mio romanzo sono riuscito a convincere persone non inclini alla lettura ad acquistare il mio libro. Hanno ritenuto che fosse interessante, e quando le ho riviste mi hanno confermato che lo hanno trovato piacevole. Il mio romanzo è qualcosa di nuovo perché è ambientato su Internet e sono poche le opere di narrativa che affrontano il tema dell’amore su Internet. Il libro non si svolge solo nel web, ma anche in alcune delle più suggestive località toscane e umbre. Altro motivo di interesse è la poeticità di cui è intriso il romanzo, essendo anche un poeta. Questa mia prerogativa mi ha permesso di tracciare con sensibilità la psicologia dei personaggi.
- Quando si scrive, si ha in mente sempre di arrivare a un destinatario specifico. A chi desidererebbe che arrivasse questo libro? A una persona in particolare, o a una platea più ampia?
Umberto Eco ha affermato che ogni scrittore deve andare alla ricerca del proprio lettore. Nel mio caso non vale questa asserzione, perché ho scritto questo romanzo con lo scopo di essere letto da tutti, senza distinzione di età e indipendentemente dalla propria cultura. I protagonisti sono degli adolescenti alle prese con le loro prime storie d’amore, ma anche adulti che devono affrontare crisi sentimentali e cercano nuove esperienze. C’è anche un personaggio, la vecchia Adele, che non ha un computer né uno smartphone. Vive in una casetta nella campagna toscana della Val d’Orcia e segue i ritmi della natura senza le tentazioni del web. Chiunque si può identificare con i vari personaggi di un libro che non richiede grande impegno intellettuale ma che, se letto con attenzione, può offrire nuovi stimoli e sensazioni che conducono ad una riflessione sul ruolo di Internet nella nostra società.