Autore: Dino Tropea
Titolo dell’opera: Lasciato Indietro: Un tributo alla Forza della Resilienza di Fronte alle Avversità (Armando Editore)
- Ci presenti il libro, utilizzando solo tre aggettivi per descriverlo…Sconvolgente: perché rivela verità che spesso restano nascoste, mettendo a nudo emozioni e situazioni che colpiscono nel profondo. Non lascia indifferenti, spinge a riflettere su quanto la vita possa cambiare in un attimo.
Intimo: perché ti fa entrare nel cuore dell’autore, come se ogni pagina fosse una confessione segreta. È come ascoltare una storia sussurrata all’orecchio, che ti fa sentire parte di un viaggio personale ed emotivo.
Rigenerante: perché, nonostante il dolore e le difficoltà narrate, alla fine regala una sensazione di sollievo e di speranza. Ti lascia con la consapevolezza che anche nei momenti più bui si può trovare la luce, una rinascita personale.
- Da dove ha tratto l’ispirazione per la stesura di questo libro? C’è un aneddoto o una storia particolare che l’hanno spinta a scriverlo?
L’ispirazione è nata in un momento di silenzio carico di significato, quando la vita sembrava essersi fermata. Il cuore di tutto è il capitolo 8, Lettera a Onda, una lettera scritta a mia figlia nel tentativo di colmare una distanza che non era solo fisica, ma anche emotiva. Scriverla è stato come aprire una finestra sul mio dolore, ma anche sulla speranza. In quel momento, ho capito che non potevo tenermi tutto dentro: la mia storia era la storia di tanti altri, e sentivo il dovere di raccontarla. Da quel capitolo sono nate quasi 400 pagine, come un fiume che finalmente trova la sua strada. Ogni parola racconta la fragilità, ma anche il coraggio di rialzarsi. La svolta è arrivata con Alice: lei è stata la mia ancora, il simbolo di un amore che non solo guarisce, ma fa fiorire. Mi ha insegnato il rispetto e la capacità di riscoprire le mie qualità migliori, sostenendomi con una grazia infinita. Sotto un cielo stellato, accanto a lei, ho capito che la vera forza nasce dalla vulnerabilità e che, anche nei momenti più bui, c’è sempre una luce da seguire. Questo libro non è solo il racconto di una caduta, ma il diario di una rinascita, un invito a chi legge a non arrendersi mai.
- Perché i lettori dovrebbero leggere il suo libro?
Questo libro non è solo la mia storia, è un abbraccio per chiunque si sia mai sentito perso, bloccato tra ciò che era e ciò che ancora non riesce a essere. Non è una raccolta di risposte, ma un viaggio che dimostra come, anche nei momenti di fragilità, ci sia una via d’uscita. È una lettera aperta a chi pensa di non farcela, per ricordare che il dolore non è la fine, ma spesso l’inizio di una rinascita. Ai giovani, in particolare, voglio dire questo: la vita è piena di battaglie che sembrano insormontabili, ma proprio lì, nelle crepe, si nascondono le risorse che non pensavate di avere. Se io ho trovato la forza per rialzarmi, anche voi potete farlo. Le cadute sono inevitabili, ma non siete soli. La luce, anche quando sembra invisibile, c’è. E un giorno, quando la vostra prospettiva cambierà, vi accorgerete che la vera trasformazione nasce dal coraggio di guardare dentro di voi. Se avete mai sentito il bisogno di qualcuno che vi capisca, questo libro è per voi. Non è solo un racconto, è un promemoria che il cambiamento più grande parte sempre dal cuore.
- Quando si scrive, si ha in mente sempre di arrivare a un destinatario specifico. A chi desidererebbe che arrivasse questo libro? A una persona in particolare, o a una platea più ampia?
Spero che la mia prima lettrice sia mia figlia, Onda. Ogni parola è stata scritta pensando a lei, come una lettera lanciata tra le onde, con la speranza che un giorno possa ritrovarla. Lei è la mia stella polare, e questo libro è il mio modo di dirle che, anche nei momenti di tempesta, c’è sempre un faro pronto a guidarci verso casa. Ma Lasciato Indietro non si ferma lì. È pensato per chiunque si senta perso in mare aperto, senza una direzione chiara. Ai giovani dico: lasciate che questo libro sia la vostra bussola. Le difficoltà sembrano spesso burrasche infinite, ma sono proprio quelle che insegnano a navigare meglio. Anche quando tutto sembra essere contro di voi, ricordate che ogni onda vi spinge comunque avanti, verso nuovi orizzonti.
Per chi è a metà del viaggio, nel bel mezzo della traversata, questo libro vuole essere un faro nella notte. Se vi sentite alla deriva, senza sapere quale rotta seguire, sappiate che non siete soli. C’è sempre una luce che vi aspetta, basta alzare lo sguardo e crederci.
E ai miei coetanei, compagni di navigazione di lunga data, voglio dire che non importa quanto la vita sembri già scritta: c’è ancora un mare da esplorare. Alice, la meravigliosa donna che ha illuminato il mio cammino, è la prova che l’amore può risorgere anche dopo la tempesta più dura. Lasciate che questo libro sia una mappa, un promemoria che il meglio deve ancora avvenire. Ogni onda può essere un nuovo inizio, se abbiamo il coraggio di affrontarla.
Un sentito ringraziamento alla Fabaris del Gruppo S3K, un’azienda che, oltre ad operare nel settore della tecnologia e della simulazione, ha scelto di credere nel potere della cultura e nel messaggio che Lasciato Indietro vuole trasmettere. Proprio come la resilienza che il libro racconta, anche la tecnologia ci insegna ogni giorno che, nonostante le difficoltà e gli imprevisti, c’è sempre una via d’uscita. Lo stesso è successo a me, quando, immerso nella scrittura di un capitolo cruciale, il mio computer ha deciso di “congelarsi” proprio nel momento meno opportuno. Ma proprio come nella vita, la tecnologia, seppur capricciosa, ci insegna a non arrenderci mai. Grazie a Fabaris per aver creduto in questo progetto, per aver visto oltre il proprio ambito e per aver scelto di supportare la diffusione di un messaggio di speranza e di resilienza. La cultura, come la tecnologia, è fatta di continui adattamenti e sfide e Fabaris e l’intero gruppo S3K hanno scelto di essere al nostro fianco in questo percorso.