Autore: Laura BRUNO
Titolo dell’opera: Graphia interiore
- Ci presenti il libro, utilizzando solo tre aggettivi per descriverlo…
Sorprendente, nostalgico e surreale.
Sorprende l’interazione di immagini e versi, che sono in sinergia.
La nostalgia misura il tempo del passato.
Surreale è il finale dei miei racconti, come spesso è surreale la vita, nei suoi aspetti più originali e autentici.
- Da dove ha tratto l’ispirazione per la stesura di questo libro? C’è un aneddoto o una storia particolare che l’hanno spinta a scriverlo?
Mi ha spinto alla scrittura il desiderio di creare una specie di diario interiore, fatto di immagini e di parole. Uno scrittore affermato, leggendo un mio racconto breve, mi paragonò a Terry Gilliam dei MONTY PYTHON, per il surrealismo e la sorpresa del finale. Io non sapevo chi fosse. Poi mio figlio Livio, appassionato del gruppo comico inglese, mi disse che era un bel complimento. Lo trovo un simpatico aneddoto, che mi ha dato la misura dell’originalità nella mia scrittura e mi ha invogliato a proseguire.
- Perché i lettori dovrebbero leggere il suo libro?
Perché no? Ho cercato nella scrittura di essere sintetica e diretta. Graphia interiore potrà stupire ma anche far sorridere.
- Quando si scrive, si ha in mente sempre di arrivare a un destinatario specifico. A chi desidererebbe che arrivasse questo libro? A una persona in particolare, o a una platea più ampia?
Non ho un destinatario specifico, spero che sia letto con sufficiente comprensione e attenzione, così da poter essere apprezzato. Credo che sia una lettura di nicchia, sia per i temi, sia per lo stile. Ho la curiosità di sapere se, chi mi conosce già, mi riconoscerà anche nella scrittura di questo libro.