Autore: Laura Gaeta
Titolo dell’opera: Le Mooners, tre sorelle e tanti guai
- Ci presenti il libro, utilizzando solo tre aggettivi per descriverlo…
Introspettivo, ironico, coinvolgente.
- Da dove ha tratto l’ispirazione per la stesura di questo libro? C’è un aneddoto o una storia particolare che l’hanno spinta a scriverlo?
Di solito, attingo sempre a eventi della mia vita o di quella di chi mi circonda, ma non è mai solo questo a darmi l’ispirazione. Il guizzo può arrivare in qualsiasi momento: durante una chiacchierata con un’amica, mentre ascolto una canzone alla radio. Mentre vivo un ricordo.
Nello specifico, per “Le Mooners, tre sorelle e tanti guai” ho preso spunto dal rapporto che ho con mia figlia, con mia sorella e con mia nipote. In ciascuna delle tre protagoniste del libro c’è un po’ di tutte noi. Un pot-pourri di caratteri mescolati, ma non agitati, come direbbe un agente famosissimo.
- Perché i lettori dovrebbero leggere il suo libro?
Mi capita spesso di chiedermi perché qualcuno dovrebbe scegliere di leggere uno dei miei libri e, ogni volta, sorrido. Spero che, lì fuori, ci sia qualcuno che abbia voglia di tenere fra le mani un testo con cui potrà ridere, sognare e, perché no, piangere. “Le Mooners, tre sorelle e tanti guai” è un libro corale, un romance sporco di vita, di amore fraterno, di acciacchi e di intoppi che ognuno di noi potrebbe vivere o, chissà, che ha già vissuto. E per me non c’è nulla di più bello che leggere una storia in cui potersi rispecchiare, in cui i protagonisti non sono poi così lontani anni luce da noi! In cui la vita è vera, nel bene e nel male.
- Quando si scrive, si ha in mente sempre di arrivare a un destinatario specifico. A chi desidererebbe che arrivasse questo libro? A una persona in particolare, o a una platea più ampia?
Mi piacerebbe che “Le Mooners, tre sorelle e tanti guai” arrivasse a chi ha bisogno di capire che a tutto c’è rimedio. Mi piacerebbe che le mie parole riuscissero a tirar fuori un sorriso a chi non ride da un po’. Mi piacerebbe che la mia storia arrivasse a scaldare il cuore di chi ha bisogno di un abbraccio. E mi piacerebbe che arrivasse fra le mani di chi, da lassù, spero mi stia guardando con un sorriso orgoglioso.