Autore: Mario Barbaro
Titolo dell’opera: Nondemocrazia. Il sistema in cui viviamo dipende solo da noi. (SBS Edizioni)
- Ci presenti il libro, utilizzando solo tre aggettivi per descriverlo…
Per presentare “Nondemocrazia” gli aggettivi che mi vengono in mente sono: profondo, efficace, snello. Credo che ben si addicano al volume che tratta il tema dell’importanza della democrazia e dell’assoluta necessità di difenderla che è responsabilità di tutti. Lo stile è diretto e il più possibile snello ma allo stesso tempo l’obiettivo è stato quello di puntare ad una profondità relativamente ai messaggi che vengono trasmessi.
- Da dove ha tratto l’ispirazione per la stesura di questo libro? C’è un aneddoto o una storia particolare che l’hanno spinta a scriverlo?
Credo che la passione in particolare per gli studi storici abbia giocato un ruolo per la stesura del volume. Frequentare il Centro Pannunzio è stato utile per la mia formazione. Approfondendo gli studi ho notato che alcuni grandi pensatori del passato avessero formulato pensieri ancora straordinariamente attuali e ho cercato di collegare questi pensieri al presente. Il risultato è una differenza in molti casi marcata con i messaggi che vengono trasmessi oggi dal mondo politico, per cui è un libro che va in controtendenza e che mi auguro porti a riflettere.
- Perché i lettori dovrebbero leggere il suo libro?
Inizio con il dire che io mi ritengo un amante della democrazia e dello stato di diritto. Credo che parlare di democrazia e farlo in senso critico, faccia bene in primis a noi stessi. Noi intesi come singoli e poi come collettività. Viviamo in un’epoca di disaffezione se non di vero e proprio distacco per le questioni della politica. Occorre invece insistere sulla cultura a partire dalle scuole che è la precondizione necessaria per tradurre in iniziativa politica istanze che permettano di elevare le nostre garanzie di cittadini e il nostro benessere. Il nostro benessere è sicuramente direttamente correlato alla qualità della democrazia.
- Quando si scrive, si ha in mente sempre di arrivare a un destinatario specifico. A chi desidererebbe che arrivasse questo libro? A una persona in particolare, o a una platea più ampia?
Non ho pensato a destinatari specifici, mi auguro che il volume possa raggiungere una platea il più possibile ampia. Significa che in molti saranno portati a riflettere su temi che ci riguardano, consapevoli o meno, molto da vicino.