Autore: Monica Lombardi
Titolo dell’opera: Fuori tempo
- Ci presenti il libro, utilizzando solo tre aggettivi per descriverlo…
Coinvolgente. Struggente. Emozionante.
- Da dove ha tratto l’ispirazione per la stesura di questo libro? C’è un aneddoto o una storia particolare che l’hanno spinta a scriverlo?
Non c’è un aneddoto particolare, non so mai perché una storia nasce e si sviluppa in un certo modo. Quello che so è che in Fuori tempo sono confluiti tanti spunti diversi – luoghi, eventi, persone. I miei figli, tanto per cominciare, entrambi Generazione Z. In Martina, la mia protagonista, c’è qualcosa di entrambi. E un luogo che mi è rimasto nel cuore: il molo di Port-Vendres, paesino al confine tra la Francia e la Spagna, con il mare in tempesta. A distanza di molti anni, quel luogo ha trovato il suo posto perfetto in un mio romanzo.
- Perché i lettori dovrebbero leggere il suo libro?
Perché parla della vita di molti di noi. Di come sia difficile (e bello) crescere, rialzarsi quando la vita ci manda al tappeto. Fuori tempo racconta un viaggio, fisico ed emotivo, dal buio alla luce, che tanti di noi stanno vivendo o hanno vissuto.
- Quando si scrive, si ha in mente sempre di arrivare a un destinatario specifico. A chi desidererebbe che arrivasse questo libro? A una persona in particolare, o a una platea più ampia?
Questa storia, alla fine, è una lettera d’amore alla generazione dei nostri figli. Potrebbero leggerlo loro, come potrebbero leggerlo i loro genitori. È la storia di una ragazza che cresce, di una famiglia che si ritrova, ma è anche la storia di due generazioni che si scoprono molto più simili di quanto pensassero. Che si scoprono ancora unite.