Autore: Daniela E.
Titolo dell’opera: Buonanotte e sogni d’oro
- Ci presenti il libro, utilizzando solo tre aggettivi per descriverlo…
Distopico, inquietante, introspettivo.
- Da dove ha tratto l’ispirazione per la stesura di questo libro? C’è un aneddoto o una storia particolare che l’hanno spinta a scriverlo?
Essendo una raccolta di racconti horror, ha avuto molte ispirazioni e allo stesso tempo nessuna; come mi accade quasi sempre, l’ispirazione può arrivare anche da piccole cose, che danno la scintilla per storie che prendono poi vita propria, spesso allontanandosi completamente da ciò che le aveva inizialmente scaturite. In questa serie di racconti ho voluto soprattutto evidenziare le paure e le inquietudini umane, quelle profonde, che spesso ci spaventa anche ammettere a noi stessi: le ho volute mescolare tutte insieme e unirle a storie antiche o dimenticate, perché troppo inquietanti; la mia fantasia ha fatto il resto.
- Perché i lettori dovrebbero leggere il suo libro?
Perché sono racconti horror e la paura riesce sempre a far uscire il meglio di noi, ci trasforma, ci fa salire di livello nella scala interiore della nostra mente. Le storie del terrore ci aiutano a scoprire i nostri punti di forza e le nostre debolezze, e possiamo trovare il giusto equilibrio solo quando riusciamo ad accettare gli uni e le altre. Come chiedo tra le pagine del libro: “E tu, di cosa hai paura?”
- Quando si scrive, si ha in mente sempre di arrivare a un destinatario specifico. A chi desidererebbe che arrivasse questo libro? A una persona in particolare, o a una platea più ampia?
Decisamente ad una platea più amplia, ma non per puro egocentrismo da scrittore, ma perché ci sono storie al suo interno che possono far riflettere molto su noi stessi e sulla società, su come noi vediamo il mondo, su come la società vuole che lo guardiamo e come in realtà esso è. Spesso sono le cose a scopo ludico, come può esserlo un libro horror, che ci fanno maggiormente riflettere e maturare; e i libri, su questo, hanno sempre avuto un ruolo fondamentale.