Cataldo Calabretta e Roberta Morise, volti ufficiali di Casa Sanremo, in occasione della 68esima edizione del Festival della Canzone italiana, saranno i padroni di casa di “L’Italia in vetrina – Viva Sanremo”, un nuovo programma web-televisivo prodotto da Fluendo che andrà in onda, dal lunedì al venerdì alle ore 15, sull’autorevole Panorama.it, sito del gruppo mondadori e del prestigioso settimanale diretto da Giorgio Mulè.
Cataldo Calabretta, è anche un volto noto al pubblico di Raiuno che di recente ha ottenuto un grande successo nelle vesti di conduttore di Grand Tour d’Italia su Rete4 e Roberta Morise, splendida conduttrice è reduce da quattro applaudite edizioni di Easy Driver su Raiuno, dal sei al dieci febbraio, dal Palafiori di Casa San Remo, animeranno una trasmissione ideata per l’occasione, che vedrà alternarsi alcuni dei protagonisti della kermesse canora e del panorama istituzionale che commenteranno i momenti salienti delle serate del Festival della canzone italiana.
Talento, forza di volontà, determinazione sono soltanto alcuni degli ingredienti della ricetta vincente che ha permesso a Roberta e a Cataldo di affermarsi, dopo una lunga gavetta, nel mondo della televisione. Entrambi di origini calabresi, i due volti di punta di Casa Sanremo si presentano al pubblico, ripercorrendo le fasi salienti del loro percorso e regalando qualche anticipazione sul loro impegno nella “città dei fiori” durante i giorni del Festival.
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[su_spoiler title=”L’intervista a Cataldo Calabretta e Roberta Morise” style=”fancy” open=”yes”]
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[/su_column] [su_column size=”2/3″]– Siete i due volti di punta dell’undicesima edizione di Casa Sanremo: ci regalereste qualche anticipazione legata alla vostra partecipazione?
Cataldo: Sarà una bella avventura. Per la prima volta avrò il piacere di condurre una trasmissione al fianco di Roberta e sono sicuro che sarà molto divertente. Roberta fa parte della mia famiglia. Ci lega un affetto profondo. Lavoro con lei fin dal suo esordio in questo mondo, ho curato la sua immagine televisiva e i suoi interessi in veste di suo legale di fiducia. Roberta è una fuoriclasse e canta in maniera eccellente. Oggi ci viene data questa grande opportunità legata al festival della canzone italiana e non potevamo lasciarcela sfuggire. Sarà un vero e proprio contenitore, ricco di approfondimenti e curiosità sulla manifestazione. Ogni giorno da Casa Sanremo racconteremo le serate del Festival ma anche aneddoti, curiosità e retroscena con i protagonisti di questa edizione che già si preannuncia sfavillante.
Roberta: Ho deciso di buttarmi con entusiasmo in questa nuova avventura perché, da grande appassionata del Festival di Sanremo, sarà stimolante raccontare aneddoti e curiosità di quella che resta la più importante kermesse musicale d’Italia al pubblico. E poi, non lo nascondo, sono tanto felice di condividere un palco importante come quello di Casa Sanremo con Cataldo, il quale, oltre a essere un mio caro amico fraterno, lo stimo anche come professionista che negli anni, alla sua già brillante carriera di avvocato e docente universitario ha saputo affiancare, con impegno e caparbietà, quella di conduttore e opinionista televisivo.
– È la prima volta che prenderete parte a Casa Sanremo?
C. No, sono tanti anni che “frequento” Casa Sanremo. Sono molto legato al patron Vincenzo Russolillo e ogni anno insieme al grande maestro orafo Michele Affidato organizziamo il momento inaugurale. Quest’anno avremo l’onore di avere in veste di madrina Elisa Isoardi, una delle più amate conduttrici di Raiuno che orgogliosamente rappresento in veste di avvocato. Elisa è una donna straordinaria. È veramente un grande piacere starle accanto.
R. Lo scorso anno ho avuto modo di conoscere Casa Sanremo grazie a Cataldo. Durante i giorni della sessantasettesima edizione del Festival, la Rai mi invitò come ospite di Vita in diretta. E tra una puntata e l’altra ebbi modo di apprezzare Casa Sanremo: una sorta di paese delle meraviglie per chi ama il mondo delle sette note.
– Secondo voi perché il Festival di Sanremo continua a rappresentare un evento di risonanza internazionale?
C. È uno dei momenti più attesi dagli italiani. Costituisce, da sempre, parte integrante della storia del nostro Paese. Le ultime tre edizioni condotte e coordinate da Carlo Conti hanno avuto un successo incredibile. L’auspicio è che anche quest’anno con Claudio Baglioni, Michelle Hunziker e PierFrancesco Favino si possa raggiungere gli stessi grandi risultati. I presupposti ci sono.
R. Secondo me continua a rappresentare un evento capace di attirare l’attenzione a livello mondiale, perché a distanza di anni continua a racchiudere tradizione, glamour, scoop e sorprese.
– Dal Festival di quest’anno che cosa vi aspettate?
C. Ottime performance dei cantanti in gara e una grande sorpresa tra i giovani, magari l’edizione del 2018 ci regalerà una nuova Laura Pausini o un altro Eros Ramazzotti.
R. Mi auguro che il Festival ci regali tanti nuovi brani che possano accompagnarci per i successivi dodici mesi. Spero che la musica, inoltre, torni la vera protagonista della kermesse e che in cantanti in gara riescano a vendere i loro album, così a beneficiarne sarebbe anche il mercato discografico, che ormai da tempo, è in crisi.
– Entrambi siete di origini calabresi. Quanto sono state (e sono) importanti, per voi, queste radici?
C. Fondamentali. Chi nasce e cresce in un territorio come quello calabrese ad un certo punto ha necessità di andar via. Purtroppo è una regione che non offre lavoro. Il legame rimane profondo ma per soddisfare le proprie ambizioni è indispensabile trasferirsi. In ogni angolo del mondo vivono calabresi che ricoprono ruoli molto prestigiosi ma che hanno lasciato la propria terra e che vivono con la nostalgia nel cuore. In Calabria, a Ciró Marina, vive la mia famiglia ci sono i miei amici e ci torno spesso, appena possibile perché adoro quel luogo. Sogno una Calabria in cui i calabresi possano realizzare i propri sogni senza dover “scappare” per via del lavoro.
R. Sono molto fiera delle mie origini calabresi, nonostante ormai non viva più in Calabria da tempo. Non appena posso, però, cerco di ritagliarmi il tempo necessario per andare a Cirò Marina, dove vive ancora la mia famiglia. La Calabria scorre nel mio sangue, nel mio temperamento e sono orgoglioso di questo.
– Tutti e due avete un lungo e variegato curriculum. Di quale esperienze, tra tutte quelle fatte finora, andate maggiormente fieri?
C. Sono fiero del mio percorso, ogni esperienza mi ha arricchito. Sono orgoglioso di avere vinto un Dottorato di Ricerca in Diritto Privato e di aver fatto ricerca per più di 10 anni anche se non ho mai guadagnato un euro, anzi, paradossalmente, ho dovuto auto-finanziarmi perché l’Università in Italia non favorisce l’attività dei giovani ricercatori. Oggi sono Professore a contratto all’università, sono giornalista e faccio l’avvocato con specifiche competenze legate al mondo dell’informazione e lavoro in televisione. Credo che il mio percorso universitario sia stato indispensabile per la mia formazione.
R. Sono fiera di tutto quello che ho fatto finora: da L’Eredità a Easy driver, programmi a cui ho preso parte e che hanno ottenuto ascolti notevoli su RaiUno. Uno dei miei ricordi più belli, a livello professionale, è legato alle mie esibizioni canore nel varietà I migliori anni, in prima serata su Raiuno. I duetti con grandi star della musica come Lucio Dalla rimarranno sempre nel mio cuore.
– Il 2018 è appena cominciato: sogni da realizzare e traguardi da raggiungere?
C. Continuo a sperare di aver sempre le stesse persone positive al mio fianco. Tanti altri sogni si sono già realizzati. Spero di stare sempre in salute.
R. Spero che la vita continui a regalarmi gratificazioni e soddisfazioni, sia sul fronte professionale che privato.
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