Autore: Sonia Foti
Opera: “Il sorriso della Vita”
Ci presenti il suo libro.
Mi chiamo Foti Sonia, ho 42 anni. Sono nata a Milano, di origine Siciliana, e risiedo a Riposto (Ct), il paese del grande Franco Battiato. Sono autrice del mio primo libro intitolato “Il sorriso della vita”. Un libro autobiografico che parla delle difficoltà che ho dovuto affrontare e subire dopo due interventi ravviciniati di ernie discali, 2 in un mese x l’esattezza, all’età di 22 anni, dopo pochi mesi dal parto, durante la mia prima e unica maternità. Doveva essere un periodo magico e invece si trasformò in un incubo. Dopo il secondo intervento presi la setticemia da staphylococcus aureus e da lì sono stata sottoposta a continui e ripetuti interventi e ricoveri. “Il sorriso della vita” si intitola così perché è sempre stato il mio motto per superare e affrontare le difficoltà e gli ostacoli che la vita mi ha riservato. Perché è solo con il sorriso, il benessere, con lo spirito e con l’ottimismo che si riesce ad affrontare ogni problema. Abbattersi non ha senso. Mi aiutano molto le persone che mi vogliono bene, ma anche l’amore per la musica e per la scrittura. Il mio sogno da bimba era far la cantante.
Ci regali un breve stralcio dell’opera, una parte che per lei è particolarmente significativa.
Quando è mancato il grande Little Tony, alias Antonio Ciacci, ero ricoverata in Ospedale a Milano al San Carlo Borromeo, ero ancora molto debole, dolorante e debilitata, tanto che i Medici mi avevano negato di andare al funerale. Tony per me era come un secondo padre. Io firmai per l’autodimissione, per essere a Roma l’indomani per il suo funerale. Quando arrivai lì, mi sono accasciata per più volte. Enrico Ciacci mentre Silvano dei Cugini di Campagna gli stava per fare le condoglianze lo scansò appena mi vide e mi rimproverò dicendo “Ma tu che ci fai qua, non eri in ospedale ieri? Io, con le lacrime agli occhi gli risposi “Sai l’affetto che mi legava a Tony, non potevo mancare, per me era come un padre”. Enrico mi abbracciò forte e mi sussurrò “Tony sarebbe stato felice. Ti voleva bene”.
C’è un aneddoto particolare che l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ho conosciuto l’attore Michelangelo Tommaso, attore di “Saturno Contro” e di “Un posto al sole”, a Milano. Lui è rimasto colpito della mia forza di volontà, ottimismo, positività nell’affrontare i problemi e la vita. Io ero con il catetere fisso a dimora perché da poco operata. Da lí, spinta da Michy, è nato tutto.
Che cosa si aspetta dalla partecipazione a Casa Sanremo Writers 2024?
Di continuare a farmi conoscere oltre che come cantautrice, anche come scrittrice. Mi piacerebbe riuscire ad ampliare il mio pubblico che mi segue con tanto affetto. Vorrei continuare a usare la scrittura per dare dei messaggi importanti.