Autore: L. L. Words (Laura Words)
Titolo dell’opera: “IL ballo della vita”
- Ci presenti il libro, utilizzando solo tre aggettivi per descriverlo…
Profondo, sorprendente, intimo.
- Da dove ha tratto l’ispirazione per la stesura di questo libro? C’è un aneddoto o una storia particolare che l’hanno spinta a scriverlo?
“Il ballo della vita” ovvero la storia di Bob e Dan, è nella mia testa dal 2015, perché loro fanno parte dei personaggi della mia trilogia “Direzione la vita”, dove avevano dei ruoli secondari, seppur importanti. Volevo raccontare la loro storia, in quanto ha messaggi molto importanti da dare al lettore, che toccano anche la salute mentale. Questo è un romance gay autoconclusivo, con tematiche sociali, medical e paranormali. La trama si è delineata nel corso del tempo, e per me è stato un onore essere il loro tramite.
- Perché i lettori dovrebbero leggere il suo libro?
Perché sono una dreamwalker, ovvero unisco e faccio da tramite, tra il mondo dei miei personaggi e quello del lettore. Ogni storia è magica e unica, ma le mie sono curate nei minimi dettagli e riescono a creare luce e magia anche laddove c’è solo buio.
- Quando si scrive, si ha in mente sempre di arrivare a un destinatario specifico. A chi desidererebbe che arrivasse questo libro? A una persona in particolare, o a una platea più ampia?
Quando scrivo, immagino che il mio libro sia inclusivo e possa arrivare a chiunque abbia vissuto il dolore o la complessità dell’amore, nelle sue mille sfumature. Mi piacerebbe che i miei lettori si riconoscessero nelle vicissitudini dei miei personaggi, nella loro vulnerabilità e resilienza. Non ho un destinatario specifico, ma penso a tutte quelle persone che cercano nei libri un modo per esplorare, senza filtri, gli aspetti più intensi della vita e delle relazioni. Voglio che ciò che scrivo sia un abbraccio per chi ha sofferto e una mano tesa per chi spera.