Autore: DANIELE OSSOLA
Titolo dell’opera: DUBBI E TENSIONI DI UN GIOVANE INVESTIGATORE
- Ci presenti il libro, utilizzando solo tre aggettivi per descriverlo…
Affannoso, ideale, elegante.
- Da dove ha tratto l’ispirazione per la stesura di questo libro? C’è un aneddoto o una storia particolare che l’hanno spinta a scriverlo?
Come spesso accade nelle mie pubblicazioni emergono i ricordi delle esperienze personali che vogliono essere protagoniste, tanto che le ambientazioni a Milano, Varese e Ranco sono luoghi dove ho vissuto e tuttora vivo. Di fatto, le varie vicende narrate nel romanzo si sviluppano in zone attraversate dalla mia fanciullezza: i quartieri milanesi di Gorla, Crescenzago e Precotto, il naviglio Martesana nel quale mio padre, da piccolino, mi buttò urlando: “Impara a nuotare!”, il quartiere della ‘Schiranna’, località lungo il lago di Varese dove avvengono i due assassini, mi aveva visto remare sul ‘quattro senza’. Per non parlare di Ranco, da dove l’ispettore coordina le attività investigative, che è il luogo dove abito e nel quale ho trascorso anni indimenticabili della mia fanciullezza e adolescenza.
- Perché i lettori dovrebbero leggere il suo libro?
Il romanzo è costruito su un gioco di analessi e prolessi con scivolamenti della narrazione tra passato e presente. Tramite un incipit che inverte l’ordine degli eventi della trama, iniziando a narrare in mezzo alla vicenda, il lettore viene catapultato fin da subito nel punto focale della storia per poi ritornare al passato, conferendo al libro, in questo modo, un maggiore effetto di suspense.
La fine del caso rivela fatti inaspettati mediante i quali il detective Franco Grossi scopre che l’assassino, alla base del suo movente, nasconde una personalità oppressa e tormentata che porta l’investigatore a un’indagine di tipo psicologico.
- Quando si scrive, si ha in mente sempre di arrivare a un destinatario specifico. A chi desidererebbe che arrivasse questo libro? A una persona in particolare, o a una platea più ampia?
Sicuramente mi rivolgo a un’ampia platea che ami sì il romanzo giallo, ma che sia anche in grado di apprezzare i risvolti filosofici, psicologici e sociali che caratterizzano i vari personaggi nei loro rispettivi contesti. Non è solo un componimento narrativo giallo, fine a sé stesso. Uno stile cristallino e diretto costruito su frasi brevi, concise e su battute di dialogo essenziali rendono la lettura scorrevole e distesa.