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Gemma L. Canfer – Passo a prenderti

Autore: Gemma L. Canfer

Titolo dell’opera: Passo a prenderti

  • Ci presenti il libro, utilizzando solo tre aggettivi per descriverlo…

Inusuale, per il coraggio di intrecciare generi diversi e di creare una storia che va oltre le convenzioni, mescolando amore, dolore, lutto, scelte ardue e il desiderio di riscatto da un destino ingiusto.

Audace, grazie agli elementi di paranormale e ai segreti dell’entanglement quantistico, che sfidano la comprensione razionale e mantengono il lettore in bilico tra realtà e ignoto fino all’ultima pagina.

Trascendente, per il modo in cui le anime dei protagonisti sembrano oltrepassare i limiti del possibile, unendo scienza e spiritualità, realtà e finzione.

  • Da dove ha tratto l’ispirazione per la stesura di questo libro? C’è un aneddoto o una storia particolare che l’hanno spinta a scriverlo?

Mi sono ispirata a due episodi che hanno segnato profondamente il mio percorso durante gli anni universitari, due storie capaci di parlare direttamente al cuore della mia scrittura. La prima storia riguarda una giovane donna siciliana, rimasta vedova prematuramente, che si trovò a fronteggiare non solo il dolore del lutto, ma anche il peso soffocante delle tradizioni sociali. La comunità si aspettava da lei una vita votata al silenzio e al sacrificio, in nome di un’etica imposta, che le chiedeva di rinunciare a se stessa. Eppure, lei scelse di non piegarsi. Pur rimanendo fedele al sentimento per l’uomo perduto, si rifiutò di lasciarsi definire dal dolore. Continuò a coltivare la sua carriera, a prendersi cura della propria anima e della propria bellezza, sfidando ogni convenzione. La sua è stata una scelta di straordinario coraggio, una rivendicazione di libertà e di autenticità che mi ha profondamente colpita, insegnandomi quanto sia importante restare fedeli alla propria essenza, anche quando tutto intorno sembra volerla soffocare. Il secondo episodio, invece, racconta di due giovani, un ragazzo e una ragazza, che sembravano incrociarsi continuamente, come se il destino li avesse legati da un filo invisibile, un’ entanglement che trascendeva ogni logica razionale. Nonostante le circostanze, i loro incontri apparivano predestinati, una danza segreta tra due anime che si riconoscevano ovunque, al di là di ogni barriera. Ogni occasione sembrava più l’eco di un legame antico che una semplice coincidenza. Si incontravano nei luoghi più disparati: in biblioteca, alla caffetteria del campus, persino in città diverse durante viaggi che avrebbero dovuto tenerli lontani. E poi, un giorno, lui sparì senza lasciare traccia. Lei, incapace di dimenticare quegli attimi sospesi, raccontava di sentirsi ancora legata a lui, come se qualcosa di più grande li tenesse uniti, oltre il tempo e lo spazio. Anni dopo, ho scoperto che si sono ritrovati: oggi sono sposati e vivono a Londra. Questi due episodi, apparentemente lontani, si sono intrecciati nella mia mente come fili invisibili, tessendo la trama di Passo a Prenderti. Da un lato, la lotta coraggiosa di una donna contro il dolore e le convenzioni sociali; dall’altro, la magia di due destini che si cercano e si ritrovano. Ho voluto unire queste storie per esplorare le connessioni profonde che l’amore, la perdita, la libertà e il destino possono creare, sfidando i limiti della realtà e giungendo direttamente al cuore delle emozioni più autentiche.

  • Perché i lettori dovrebbero leggere il suo libro?

“Passo a Prenderti” è molto più di una semplice narrazione: è un viaggio emozionale, che conduce il lettore a esplorare temi universali e profondi come l’amore, la perdita e la ricerca di sé. Ogni pagina vibra di una tensione misteriosa, dove scienza e paranormale si intrecciano, creando una trama avvolgente che intrattiene e invita alla riflessione.
I personaggi, pur vivendo in contesti diversi, sono uniti da un legame invisibile che supera distanze fisiche ed emotive, sfidando le leggi del destino. Questo libro racconta il potere delle connessioni umane e l’importanza di restare fedeli a se stessi, anche quando le circostanze sembrano insormontabili. È un racconto che parla al cuore, emoziona e, soprattutto, lascia un segno profondo. Ma ciò che rende questo libro davvero unico è la sua capacità di trasformarsi in un’esperienza interattiva: il lettore stesso si ritrova connesso ai personaggi man mano che si avvicina l’epilogo, vivendo in prima persona quella sensazione di legame invisibile che attraversa la trama. Progressivamente, con lo sviluppo degli eventi narrati, la barriera tra finzione e realtà si dissolve, trasformando il libro in un’esperienza di connessione reciproca, dove ogni emozione sembra appartenere tanto ai personaggi quanto a chi legge. Un’opera che non si limita a raccontare, ma che invita il lettore a essere parte di essa.

  • Quando si scrive, si ha in mente sempre di arrivare a un destinatario specifico. A chi desidererebbe che arrivasse questo libro? A una persona in particolare, o a una platea più ampia?

Quando ho iniziato a scrivere i miei romanzi, lo facevo solo per me stessa. Era il mio hobby, il mio rifugio, un modo per evadere e dar vita alle emozioni più intime. Non avevo in mente un destinatario preciso: la scrittura era un viaggio solitario, una conversazione privata con la mia anima. Ma i miei personaggi, pagina dopo pagina, hanno preso vita propria, come se avessero una voce che non potevo più ignorare. Volevano essere raccontati, farsi conoscere, trovare il loro posto nel mondo. È stato un editor, con la sua competenza e passione, a farmi capire che era arrivato il momento di lasciar andare i miei romanzi, di farli vivere davvero. “I sogni nel cassetto non sono fatti per restare chiusi, ma per incontrare il mondo”. Ora il mio desiderio è che le mie storie raggiungano il pubblico, che tocchino le corde giuste e diventino rifugio ed emozione per chi legge. Scrivo per condividere la mia visione del mondo, per offrire ai lettori un luogo sicuro dove possano perdersi nelle mie parole e ritrovarsi nelle mie storie.